Bene bene bene, torniamo a parlare di manifestazioni e fiere...
Sabato scorso ho festeggiato il mio 25simo compleanno e per l'occasione Rosario, mio socio cofondatore della AMT è venuto a trovarmi a ferrara da Termoli, perchè il giorno seguente, domenica siamo partiti alla volta di Verona.
Arrivare a verona non è difficile, poi la sezione fiere si raggiunge subito, unica pecca 9 euro di biglietto d'entrata... per il resto i prezzi sono stati abbastanza competitivi, per una fiera...
L'area adibita al model expo era di 3 padiglioni, non ho indagato troppo sulle fiere negli altri, ma so che c'era una fiera di animali da compagnia, soprattutto cuccioli... il che spiega la folla di bambini.
i padiglioni a loro volta erano suddivisi a seconda della tematica trattata, putroppo troppo poco statico e molto dinamico, che ormai ho abbandonato d anni.
Tra le tante cose da citare c'è stata una battaglia di carri armati radiocomandati, varie piste elettriche, con addirittura dei campionati mondiali e concorrenti internazionali, una sezione di volo per aeromodelli indoor, un padiglione pieno di plastici da ferromodellismo, erano talmente tanti che ne ho fotografato uno per tutti.
ecco un pò di foto
primo padiglione, modellismo navale statico e dinamico, modellismo statico e miniature, soprattutto con stand di produttori e distributori
secondo padiglione aermodellismo dinamico
terzo padiglione ferromodellismo ed altro modellismo statico, qui soprattutto negozi di modellismo
c'è di buono che ho trovato quello che cercavo innanzitutto la versione 30mm di ithandir, l'elfo che ho appena recensito, novità andrea miniatures, evito di postare la foto ora perchè tanto lo posterò quando l'avrò ultimato.... la posa è molto dinamica ed accattivante e l'effetto vento è reso benissimo.
Dettagli vari per il modello hasegawa dell'harrier II, bello esteriormente ma scarnissimo negli interni, bene a prezzi stracciati ho trovato le fotoincisioni del cockpit ed ance un buon seggiolino Martin Baker MK.10, tutto in scala 1:72
per la mia gioia miniaturistica ho fatto incetta di pezzi sfusi come scudi e armi oltre ad un cavallo ed un legionario romano, tutto in 54mm, allo stand della soldiers dove tutto era a prezzi più che stracciati.
oltre a due miniature della new marengo models che devo dire ha una qualità pessima ma sono ottime per conversioni che sto realizzando, per un progetto fantasy e un cavaliere templare con Baussant in mano.
pezzo forte della fiera la nuova scenetta in 54mm con bud spencer e terence hill tratta dal film "lo chiamavano trinità"
stupenda... da fare assolutamente!
Rosrio invece non so quanto abbia speso e non oso immaginare l'accoglienza di sua moglie alla vista di quel bustone enorme pieno di scatole di montaggio.
tutto sommato una bella fiera, conveniente ed interessante che spero si ripeta anche 30-90 volte l'anno... XD
giovedì 7 dicembre 2006
mercoledì 15 novembre 2006
ithandir, blade of eternity
torniamo a parlare di miniature...
questo modello lo acquistai circa un anno fa, ma subito, a causa delle mie scarsissime capacità, finii con il deturparlo totalmente, ometto le foto per non impressionare i lettori, finche causa l'ultima caduta rovinosa e disarticolante ho deciso di sverniciarlo del tutto e rimetterlo in sesto...
ovviamente non è completo, mancano infatti ancora alcune luci estreme sui capelli, tessuti, forse metalli dipende da comemi gira... e bisogna rifare tutte le gemme dato che nella rifinitura sono state coperte.
questo modello lo acquistai circa un anno fa, ma subito, a causa delle mie scarsissime capacità, finii con il deturparlo totalmente, ometto le foto per non impressionare i lettori, finche causa l'ultima caduta rovinosa e disarticolante ho deciso di sverniciarlo del tutto e rimetterlo in sesto...
ovviamente non è completo, mancano infatti ancora alcune luci estreme sui capelli, tessuti, forse metalli dipende da comemi gira... e bisogna rifare tutte le gemme dato che nella rifinitura sono state coperte.
giovedì 9 novembre 2006
lunedì 6 novembre 2006
Luccacomix 2006
Rieccomi dopo tanto tempo, stavolta vi racconto della mia esperienza di ieri, 5 novembre al Lucca comics & games.
Partenza ore 7:40 da Ferrara con un eurostar diretto a Firenze, arrivo alle ore 10.30
arrivo a lucca per le 11:30 circa, è ufficialmente iniziata l'odissea, appena usciti dal treno abbiamo un assaggio di calca che sarà la costante per tutta la giornata.
Seguiamo la folla e subito entriamo entro le mura, devo dire che lucca è davvero bella come città, mi ha fatto una buona impressione, la folla assurda un pò meno dato che ora so cosa si provi ad essere una sogliola, sono stato sbattuto e trascinato praticamente ovunque... ma ci sono riuscito, nonostante non fossero segnalate da nessuna parte, abbiamo scovato le biglietterie...
Così inizia la ricerca dei miei obbiettivi:
-calendario di Luis Royo
-calendario di Victoria Francès
-ultimo libro illustrato di royo
-tazza nerv
mi infilo a stento nel primo padiglione, tanta roba ma niente tra i miei obiettivi, quindi non compro nulla, ne esco con una pestata di piedi, una gomitata nel fianco ed ho rischiato la decapitazione con un paio di ali di plastica!
intanto veniamo raggiunti anche da Elena, e ci dirigiamo alla volta del prossimo...
nel frattempo è arrivata l'ora di pranzo, ci sediamo su una panchina per mangiare e guardarci intorno, veniamo circondati dai cosplayer tra cui un tizio vestito da heidi... inquietante!
ripartiamo alla volta dei padiglioni,
dopo ore ed ore di cammino, ci muoviamo verso la sezione cosplay, non mi era mai capitato di vedere così tanta gente vestita da personaggi di anime, manga e videogiochi, nemmeno a carnevale.
ma la vera sfida inizia ora, tra ritardi di 50 minuti, treni assenti, attese snervanti e corse a perdifiato siamo giunti a bologna... finalmente sono arrivato a casa...a mezzanotte!
col portafoglio vuoto, ma con un bel bottino, esattamente ciò che cercavo
Partenza ore 7:40 da Ferrara con un eurostar diretto a Firenze, arrivo alle ore 10.30
arrivo a lucca per le 11:30 circa, è ufficialmente iniziata l'odissea, appena usciti dal treno abbiamo un assaggio di calca che sarà la costante per tutta la giornata.
Seguiamo la folla e subito entriamo entro le mura, devo dire che lucca è davvero bella come città, mi ha fatto una buona impressione, la folla assurda un pò meno dato che ora so cosa si provi ad essere una sogliola, sono stato sbattuto e trascinato praticamente ovunque... ma ci sono riuscito, nonostante non fossero segnalate da nessuna parte, abbiamo scovato le biglietterie...
Così inizia la ricerca dei miei obbiettivi:
-calendario di Luis Royo
-calendario di Victoria Francès
-ultimo libro illustrato di royo
-tazza nerv
mi infilo a stento nel primo padiglione, tanta roba ma niente tra i miei obiettivi, quindi non compro nulla, ne esco con una pestata di piedi, una gomitata nel fianco ed ho rischiato la decapitazione con un paio di ali di plastica!
intanto veniamo raggiunti anche da Elena, e ci dirigiamo alla volta del prossimo...
nel frattempo è arrivata l'ora di pranzo, ci sediamo su una panchina per mangiare e guardarci intorno, veniamo circondati dai cosplayer tra cui un tizio vestito da heidi... inquietante!
ripartiamo alla volta dei padiglioni,
dopo ore ed ore di cammino, ci muoviamo verso la sezione cosplay, non mi era mai capitato di vedere così tanta gente vestita da personaggi di anime, manga e videogiochi, nemmeno a carnevale.
ma la vera sfida inizia ora, tra ritardi di 50 minuti, treni assenti, attese snervanti e corse a perdifiato siamo giunti a bologna... finalmente sono arrivato a casa...a mezzanotte!
col portafoglio vuoto, ma con un bel bottino, esattamente ciò che cercavo
venerdì 15 settembre 2006
guerriero sannita IV sec a.c.
ecco, dopo un breve periodo di assenza di idee la folgorazione,in effetti si discosta un pò dai miei soliti lavori, non amo molto il genere storico, ma per questa volta ho fatto un'eccezione, mi è bastato
vedere questo guerriero sannita in un negozio di modellismo per avere una scarica elettrica e dire... questo devo dipingerlo!
come si può notare è ancora incompleto, mancano i piccoli dettagli, devo rifinire l'interno dello scudo, bordare di nero o azzurro il disegno dell'anfora, trminare la lancia, la cintura, l'elmo, e soprattutto ritoccare la veste sul busto dato che non mi convince e finire la base...nel complesso il lavoro è buono, anche se il kit in piombo era un pò impreciso e alquanto casalingo, difatti la 1st guards non è una gran ditta, ma mi dà l'impressione di essere alquanto casalinga, nello stampo ci sono molte bolle, sia in rilievo che veri e propri buchi che mi è toccato colmare e che mi hanno fatto scartare il secondo scudo, di forma rettangolare con angoli smussati e staffa di metallo centrale, temo sia roman, ma in effetti è alquanto strano per essere romano...
perchè quella foto in basso di una tavola incisa di bronzo, direte voi,presto detto, è una riproduzione della tavola osca, fregata dagli inglesi come tanti altri tesori italiani e non solo (che gli venga un cancro al retto a tutti quanti...maledetti ladri),ed ora è al british museum, bene, la userò per riprodurre una stele sannita come quelle che si trovavano un pò ovunque lungo le strade e che sono conservate al museo di chieti.
c'è un motivo fondamentale che mi ha stuzzicato l'idea di un soldato sannita, i sanniti sono una antica popolazione molisana, molto avanzata per l'epoca, crearono il primo stato confederato della storia,ma la crescente potenza dell'impero portò ad una inevitabile guerra, che si concluse con la fine della civiltà sannitica e la sua annessione all'impero.non senza una valorosa opposizione.
in ultimo, questo modello, una volta terminato, ed una volta che avrà fatto il suo bel giro di mostre sarà esposto nel castello di Termoli, grazie ad un'iniziativa dell'amt e del comune che vorrebbero rendere fissa una mostra modellistica che riguarda proprio la storia della cittadina e del molise, dalle dominazioni come quella di federico secondo di svevia(edificatore del castello)agli ussari che erano stanziati a pochi chilometri nei comuni limitrofi.
bene, direi che per il momento è tutto, le foto del pezzo terminato saranno inserite direttamente sul sito dell'amt nella sezione i nostri modelli.
vedere questo guerriero sannita in un negozio di modellismo per avere una scarica elettrica e dire... questo devo dipingerlo!
come si può notare è ancora incompleto, mancano i piccoli dettagli, devo rifinire l'interno dello scudo, bordare di nero o azzurro il disegno dell'anfora, trminare la lancia, la cintura, l'elmo, e soprattutto ritoccare la veste sul busto dato che non mi convince e finire la base...nel complesso il lavoro è buono, anche se il kit in piombo era un pò impreciso e alquanto casalingo, difatti la 1st guards non è una gran ditta, ma mi dà l'impressione di essere alquanto casalinga, nello stampo ci sono molte bolle, sia in rilievo che veri e propri buchi che mi è toccato colmare e che mi hanno fatto scartare il secondo scudo, di forma rettangolare con angoli smussati e staffa di metallo centrale, temo sia roman, ma in effetti è alquanto strano per essere romano...
perchè quella foto in basso di una tavola incisa di bronzo, direte voi,presto detto, è una riproduzione della tavola osca, fregata dagli inglesi come tanti altri tesori italiani e non solo (che gli venga un cancro al retto a tutti quanti...maledetti ladri),ed ora è al british museum, bene, la userò per riprodurre una stele sannita come quelle che si trovavano un pò ovunque lungo le strade e che sono conservate al museo di chieti.
c'è un motivo fondamentale che mi ha stuzzicato l'idea di un soldato sannita, i sanniti sono una antica popolazione molisana, molto avanzata per l'epoca, crearono il primo stato confederato della storia,ma la crescente potenza dell'impero portò ad una inevitabile guerra, che si concluse con la fine della civiltà sannitica e la sua annessione all'impero.non senza una valorosa opposizione.
in ultimo, questo modello, una volta terminato, ed una volta che avrà fatto il suo bel giro di mostre sarà esposto nel castello di Termoli, grazie ad un'iniziativa dell'amt e del comune che vorrebbero rendere fissa una mostra modellistica che riguarda proprio la storia della cittadina e del molise, dalle dominazioni come quella di federico secondo di svevia(edificatore del castello)agli ussari che erano stanziati a pochi chilometri nei comuni limitrofi.
bene, direi che per il momento è tutto, le foto del pezzo terminato saranno inserite direttamente sul sito dell'amt nella sezione i nostri modelli.
martedì 1 agosto 2006
un pò di GNUws parte 2
Ramses II
non è ancora finito, queste sono le prime foto, ecco come ho realizzato la leopardatura
fase 1, fondo.
la base è un beige-marrone scuro che ho steso uniformemente su tutta l'area leopardata
fase 2, colore di base.
il colore di base è un beige giallo-ocra che è stato steso su buona parte delle superfici sfumandolo leggermente nelle aree d'ombra in cui poi è stato lasciato il tono di base.
fase 3, luci.
le luci tendono molto più al beige chiaro lasciando alcune aree come le zampe decisamente più chiare... perchè?
perchè la pelle di leopardo tende a schiarire sulla pancia e sulle zampe ed a scurirsi sul dorso.
fase 4, filtro scuro.
è stato necessario riprendere un pò le ombre ed allo stesso tempo fondere i toni evitando stacchi troppo netti, quindi ho applicato un lavaggio con il tono di fondo.
fase 5, rifiniture.
ho ripreso leggermente, in punti strategici tono di base e luci, in maniera molto diluita, ma non ho aspettato che il filtro scuro fosse totalmente asciutto, con questo sistema ho ottemuto delle sfumature accettabili.
bene, finalmente è tutto pronto per le macchie.
osservando altri modelli e foto mi sono reso conto che le macchie non sono semplicemente realizzate sul manto, ma sono sfumate su precedenti macchie marroni, quindi mi sono cimentato nel maculare con un marrone diluito, perchè sfumi, tante macchioline alla rinfusa, talvolta l'operazione è stata ripetuta 3 o 4 volte per macchia per farle vedere per bene, passiamo al nero, in questo caso non ho usato un nero puro, ma l'ho mescolato con un marrone, ottenendo un marrone scuro, con qesto ho realizzato le macchie, se oservate bene non sono punti pieni, nè tantomeno regolari, quindi con un pennelo 0000 ho cominciato a picchiettare formado un circolo all'interno delle macchioline marroni che avevo precedentemente realizzato, così per ogni macchia, in alcuni casi è stato necessario ripetere la procedura un paio di volte.
In ultimo, dove era necessario un bel nero puro per le macchie in ombra, naturalmente diluito, e un pò più di marrone per quelle alla luce.
completano l'opera dei filtri che variano a seconda del fondo sul quale si trova la macchia, ombra, base e luce.
se proprio volete potete realizzare a pennello i singoli peli più chiari usando un beige chiaro, sulle luci, il beige usato per i toni illuminati, per il tono base ... eviterei sulle ombre che sono state rese nette con un lavaggio marrone scuro-quasi nero.
purtroppo la foto è un pò scura e il viso ci perde in luminosità, ma non è realmente così scuro
lunedì 31 luglio 2006
un pò di GNUws
incominciamo daquesto diorama,sono partito da 2 gundam, l'idea proviene dal cartone animato Full metal panic, in cui esistono robot che vengono utilizzati in scenari di battaglie praticamente attuali, solo leggermente futuristici, una sorta di evoluzione dei carri armati che, affiancano durante le missioni.
Non è un caso che io abbia scelto una colorazione a tre toni tipicamente usata dala United States Army oltre che dotare i mezzi di fumogeni, filtri per il motore, lanciarazzi, antenne per comunicazioni e contromisure elettroniche, oltre a sensori flir ed illuminatori per armi a guida laser...
Una chicca la versione per HMW ovvero High mobility Weapon, dei fucili mitragliatori M-60 in scala maggiorata!
Lo scenario è quello di un'incursione nel folto di una foresta dove c'è un capanno semidistrutto che fa da copertura alla squadra di incursori, ho scelto volontariamente due differenti modelli di robot proprio per simulare i vari ruoli che potrebbero essere ricoperti da tali mezzi.
preparare una mostra
non che ci sia molto da lavorare sotto il punto di vista burocratico (anche perchè rosario ha già pensato a tutto...)
ma bisogna preparare in 18 giorni praticamente una decina di modelli, tra carri armati, gundam, miniature, aerei... sono a casa da una settimana ed invece di darmi da fare mi gratto la panza e penso alle cose futili.
anzi, futili un corno, sono tutti quei piccoli particolari che però faranno della mostra una manifestazione di un certo spessore, mi riferisco alle locandine, biglietti con tutti i numeri e le mail dei membri, il sito dell'associazione, il registro delle presenze...
Domattina avrò da fare, ma nel pomeriggio mi toccherà girare per le copisterie e farmi dare i loghi degli sponsor da mettere in quelle benedette locandine, altrimenti non posso stamparle, poi il patrocinio del comune, l'affissione, le richieste per banchi e transenne, la ricerca dei tessuti per coprire i tavoli d'esposizione... l'illuminazione per la sala (decisamente insufficente)le trasferte verso altre sedi di associazioni modellistiche per prendere modelli da esporre che ci vengono prestati per la mostra...
e metà agosto vola via così, non vedo l'ora che arrivi il 18!
ma bisogna preparare in 18 giorni praticamente una decina di modelli, tra carri armati, gundam, miniature, aerei... sono a casa da una settimana ed invece di darmi da fare mi gratto la panza e penso alle cose futili.
anzi, futili un corno, sono tutti quei piccoli particolari che però faranno della mostra una manifestazione di un certo spessore, mi riferisco alle locandine, biglietti con tutti i numeri e le mail dei membri, il sito dell'associazione, il registro delle presenze...
Domattina avrò da fare, ma nel pomeriggio mi toccherà girare per le copisterie e farmi dare i loghi degli sponsor da mettere in quelle benedette locandine, altrimenti non posso stamparle, poi il patrocinio del comune, l'affissione, le richieste per banchi e transenne, la ricerca dei tessuti per coprire i tavoli d'esposizione... l'illuminazione per la sala (decisamente insufficente)le trasferte verso altre sedi di associazioni modellistiche per prendere modelli da esporre che ci vengono prestati per la mostra...
e metà agosto vola via così, non vedo l'ora che arrivi il 18!
lunedì 10 luglio 2006
CAMPIONI DEL MONDO!
venerdì 16 giugno 2006
strega
uhm, dove iniziare, bè... si tratta di un modello creato interamente da me, la base del manichino è in milliput, lo preferisco perchè è carteggiabile e quindi facilmente lisciabile a secco, in seguito con punteruoli e lame riesco a scolpire i particolari che in umido, ovvero a stucco ancora fresco, non potrei avere,(ad esempio narici, bocca , contrno occhi, palpebre...)
per contro le dita e altri particolari come i capelli, con il milliput sono pessimi, quindi son stato costretto ad un binomio milliput-green stuff, che a vedersi non è poi così male...ma hanno problemi di aderenza, sembra di lavorare una gomma da masticare, quando è umida non attacca e si spiaccica ovunque, quando è un pò disidratata attacca più del super attack, un vero incubo!
non ne esiste un vero e proprio concept, ma un pò mi sono ispirato a due miei disegni di vecchia data, tutto il resto è frutto del caso....
ovvero:
giovedì 8 giugno 2006
elfa
giovedì 6 aprile 2006
Akitsuki
ovvero luna d'autunno...
il modello è prodotto dalla Durendal ed è un 54 mm, interamente in resina, in alcuni casi di colori differenti (e consistenza).
Il modello è scomposto in 5 parti:
corpo, braccio destro, mano con spada, mano con ventaglio, parte del copricapo
prezzo 22€
un'altro modello lampo... ovvero un lavoro durato un giorno, direi che il risultato è abbastanza buono comunque, per la colorazione ho usato acrilici vallejo ed andrea per gli incarnati ed altro, maimeri e marabu per la veste, infine le parti metalliche sono in smalti Rainbow.
il modello è prodotto dalla Durendal ed è un 54 mm, interamente in resina, in alcuni casi di colori differenti (e consistenza).
Il modello è scomposto in 5 parti:
corpo, braccio destro, mano con spada, mano con ventaglio, parte del copricapo
prezzo 22€
un'altro modello lampo... ovvero un lavoro durato un giorno, direi che il risultato è abbastanza buono comunque, per la colorazione ho usato acrilici vallejo ed andrea per gli incarnati ed altro, maimeri e marabu per la veste, infine le parti metalliche sono in smalti Rainbow.
giovedì 23 marzo 2006
mercoledì 22 marzo 2006
cavaliere templare
Per la serie le follie di uno squilibrato cronico...
sottotitolo: una mente malata completamente persa per il modellismo.
ieri ho avuto la brillante idea di comprare una miniatura e dipingerla in 12 ore filate...non stop!
dalle 2 del pomeriggio fino alle 2 di notte non mi sono fermato nemmeno per mangiare e per andare al bagno, questo è il risulato della prima sessione, mancano ancora i capelli,il fodero della spada(che per altro mi è caduto nello scarico del lavandino ed ho recuperato solo alle 2 e 30 del mattino), tanti piccoli particolari come gli speroni e sorattutto la basetta, ma penso ne sia valsa la pena...
commenti?
sottotitolo: una mente malata completamente persa per il modellismo.
ieri ho avuto la brillante idea di comprare una miniatura e dipingerla in 12 ore filate...non stop!
dalle 2 del pomeriggio fino alle 2 di notte non mi sono fermato nemmeno per mangiare e per andare al bagno, questo è il risulato della prima sessione, mancano ancora i capelli,il fodero della spada(che per altro mi è caduto nello scarico del lavandino ed ho recuperato solo alle 2 e 30 del mattino), tanti piccoli particolari come gli speroni e sorattutto la basetta, ma penso ne sia valsa la pena...
commenti?
lunedì 20 marzo 2006
strani casi della vita...
lunedì 27 febbraio 2006
e la psicosi continua...
siamo in un momento di estremo allarme non solo in italia ma a livello mondiale, la vendita di carne di pollo e tacchino, ma in generale di buon parte dei volatili, è calata vertiginosamente e nessuno sa quanto ancora possa cadere in basso...
ed in questo scenario, sotto casa mia c'è ancora un cortile piendo di polli, anatre, oche, piccioni e chi pù ne ha più ne metta.
Ma dico è mai possibile?
ed in questo scenario, sotto casa mia c'è ancora un cortile piendo di polli, anatre, oche, piccioni e chi pù ne ha più ne metta.
Ma dico è mai possibile?
Il petrolio, la croce e la delizia del mondo.
Riflettendo sulle energie non rinnovabili sembra impossibile non soffermarsi su quello che è considerato l’oro nero dell’industrializzazione e del progresso, il problema sta nel fatto che il petrolio come ho già scritto non è eterno e non ce ne sarà per sempre, secondo le stime dell’industria petrolifera ce ne sarà ancora per i prossimi 50 anni, ma è davvero così?
In un pozzo la quantità e la pressione del petrolio diminuiscono man mano che questo viene estratto e questo ritengo sia pacifico, ma forse pochi sanno che i costi di estrazione degli ultimi barili di petrolio sono nettamente più alti, proprio perché l’estrazione di esso è molto più difficile, la roccia lo assorbe come una spugna e ne risulta estraibile poco più della metà del totale, quel poco che se ne riesce a spremere quindi non è più a buon mercato ma richiede molti sforzi, che non sempre vengono effettuati.
Rimanendo su questa linea di pensiero viene da chiedersi, ma allora quando finirà il petrolio a buon mercato? La produzione non è costante, come ho già detto, il pozzo non è senza fondo ma è finito, limitato e prima o poi il suo flusso diverrà incostante.
Un ultimo appunto, la maggior parte dei giacimenti che attualmente vengono sfruttati hanno almeno una trentina d’anni, quelli di recente scoperta sono meno ricchi e decisamente più in profondità rispetto a questi ultimi, viene da pensare che sia difficile trovare giacimenti sostanziosi in futuro, tali da soddisfare la crescente richiesta.
Quindi se la richiesta non diminuisce il prezzo inevitabilmente sale fino a cifre astronomiche, proviamo ad immaginare un paese che si sta avviando verso una crescita economica e tecnologica come quella tipicamente occidentale, la Cina, proviamo ad immaginare se ogni abitante possegga almeno un’auto quanto sarebbe incrementata la richiesta, pensiamo a due auto per famiglia, come noi del resto, anche tre come in alcune famiglie, oggi la produzione giornaliera totale di barili è 70 milioni, l’incremento sarebbe quasi del doppio, voglio dire che ne sarebbero necessari almeno altri 60 milioni! E sappiamo bene quanto la Cina sia vicina.
La produzione, o meglio l’estrazione, la raffinazione e l’utilizzo di idrocarburi causa inquinamento, uno scempio ambientale non indifferente al quale noi non pensiamo, non ci interessa, abbiamo i paraocchi… eppure su questa palla che galleggia nel vuoto ci viviamo tutti.
Quanto costa risanare il danno che è procurato dall’utilizzo di idrocarburi? L’effetto serra è causato dall’anidride carbonica rilasciata nell’atmosfera dalla loro combustione, dobbiamo renderci conto che il surriscaldamento globale non è una favola, ma è la realtà, quanto ci costa realmente in termini ambientali un barile di petrolio? Dovremmo consegnare alle generazioni future un pianeta quantomeno simile a come noi lo abbiamo trovato, anziché depredarlo e depauperarlo irreversibilmente.
È per questa ragione che è necessario trovare al più presto una soluzione alternativa, è imperativo e non possiamo permetterci di aspettare oltre, altrimenti il problema sarà più grave di quanto noi possiamo immaginare, ma di questo ho già parlato.
Per ora chiudo qui, vuoi per l’orario, vuoi per il sonno, vuoi perché pensare alla situazione che ho appena descritto mi provoca un po’ di acidità… beh, aspetto risposte sperando che qualcuno possa trovare interessante e non assolutamente palloso ciò che ho scritto, vanificando altrimenti qualche ora di intensa spremitura di meningi.
Nicola
In un pozzo la quantità e la pressione del petrolio diminuiscono man mano che questo viene estratto e questo ritengo sia pacifico, ma forse pochi sanno che i costi di estrazione degli ultimi barili di petrolio sono nettamente più alti, proprio perché l’estrazione di esso è molto più difficile, la roccia lo assorbe come una spugna e ne risulta estraibile poco più della metà del totale, quel poco che se ne riesce a spremere quindi non è più a buon mercato ma richiede molti sforzi, che non sempre vengono effettuati.
Rimanendo su questa linea di pensiero viene da chiedersi, ma allora quando finirà il petrolio a buon mercato? La produzione non è costante, come ho già detto, il pozzo non è senza fondo ma è finito, limitato e prima o poi il suo flusso diverrà incostante.
Un ultimo appunto, la maggior parte dei giacimenti che attualmente vengono sfruttati hanno almeno una trentina d’anni, quelli di recente scoperta sono meno ricchi e decisamente più in profondità rispetto a questi ultimi, viene da pensare che sia difficile trovare giacimenti sostanziosi in futuro, tali da soddisfare la crescente richiesta.
Quindi se la richiesta non diminuisce il prezzo inevitabilmente sale fino a cifre astronomiche, proviamo ad immaginare un paese che si sta avviando verso una crescita economica e tecnologica come quella tipicamente occidentale, la Cina, proviamo ad immaginare se ogni abitante possegga almeno un’auto quanto sarebbe incrementata la richiesta, pensiamo a due auto per famiglia, come noi del resto, anche tre come in alcune famiglie, oggi la produzione giornaliera totale di barili è 70 milioni, l’incremento sarebbe quasi del doppio, voglio dire che ne sarebbero necessari almeno altri 60 milioni! E sappiamo bene quanto la Cina sia vicina.
La produzione, o meglio l’estrazione, la raffinazione e l’utilizzo di idrocarburi causa inquinamento, uno scempio ambientale non indifferente al quale noi non pensiamo, non ci interessa, abbiamo i paraocchi… eppure su questa palla che galleggia nel vuoto ci viviamo tutti.
Quanto costa risanare il danno che è procurato dall’utilizzo di idrocarburi? L’effetto serra è causato dall’anidride carbonica rilasciata nell’atmosfera dalla loro combustione, dobbiamo renderci conto che il surriscaldamento globale non è una favola, ma è la realtà, quanto ci costa realmente in termini ambientali un barile di petrolio? Dovremmo consegnare alle generazioni future un pianeta quantomeno simile a come noi lo abbiamo trovato, anziché depredarlo e depauperarlo irreversibilmente.
È per questa ragione che è necessario trovare al più presto una soluzione alternativa, è imperativo e non possiamo permetterci di aspettare oltre, altrimenti il problema sarà più grave di quanto noi possiamo immaginare, ma di questo ho già parlato.
Per ora chiudo qui, vuoi per l’orario, vuoi per il sonno, vuoi perché pensare alla situazione che ho appena descritto mi provoca un po’ di acidità… beh, aspetto risposte sperando che qualcuno possa trovare interessante e non assolutamente palloso ciò che ho scritto, vanificando altrimenti qualche ora di intensa spremitura di meningi.
Nicola
giovedì 16 febbraio 2006
Energie rinnovabili?quali sono
Spero troviate interessante questo attacco di serietà che mi pervade, d'altronde non si può parlare di vicini di casa con scarso senso dell’igiene in eterno, anche perché ormai non ci sono più…
Esiste davvero un’alternativa ai combustibili fossili o comunque alla produzione di energia da idrocarburi?
Direi che questa è la domanda del ventunesimo secolo, anzi di questo millennio, siamo ancora fortemente legati a queste fonti, ma le stiamo consumando ad un ritmo maggiore rispetto alla velocità con cui queste si creano, è dunque inevitabile, oltre che assolutamente lecito, pensare ad una eventuale crisi energetica.
Certo siamo già abituati a sentir parlare di crisi energetiche, petrolio, metano o derivati, ma in cuor nostro sappiamo, anzi speriamo in una ripresa più o meno rapida, forse convinti che la benzina ci sarà in eterno, bè non è così, ovviamente.
Sicuramente i giacimenti di petrolio sono ancora tantissimi e basteranno per molti anni ancora, ma prima o poi li avremo consumati tutti, non solo, bisogna tener presente n fattore fondamentale, l’aumento esponenziale dell’utilizzo di queste fonti energetiche dovuto alla maggiore richiesta di energia. Vogliamo anche parlare delle sostanze inquinanti che vengono prodotte dall’utilizzo dei suddetti prodotti?
Ebbene il quadro complessivo della questione comincia a delinearsi, abbiamo bisogno di una nuova fonte di energia su cui puntare, altrimenti ci troveremo a fronteggiare situazioni come il non poter più utilizzare la stragrande maggioranza di macchine per assenza di carburante.
Innanzitutto sarebbe oltremodo logico non solo concepire, ma realizzare su vasta scala mezzi di trasporto alternativi, elettrici o ad idrogeno, che scarterebbero solo semplice acqua, questo è attualmente impossibile perché il mercato è dominato da chi la benzina la produce e bisogna tener presente che tantissime case produttrici di automobili non vogliono ancora addentrarsi in un sentiero fin troppo rischioso, perché ancora non considerabile obbligato dalle circostanze, la sostituzione graduale non è neppure incominciata.
Successivamente ci sarebbe un altro insormontabile scoglio, ovvero l’uso domestico e soprattutto industriale dell’energia, come produrla?
Ci sarebbe il nucleare, ma è rischioso, personalmente non sono a favore di questa soluzione, anche se sarebbe una fonte di energia pulita e duratura, ma non posso, da naturalista sottovalutare la questione scorie ed il loro smaltimento, è una questione troppo delicata per essere affrontata qui ed ora.
Allora cosa ci rimane? Energia idroelettrica, ma soprattutto tante altre fonti rinnovabili, possibilmente ecocompatibili, come ad esempio, pannelli fotovoltaici e centrali eoliche, ma bisogna precisare una cosa, la soluzione non è centrali che servono grandi utenze, anche perché è fisicamente improponibile, ma sensibilizzare verso una produzione individuale, ad esempio installando su ogni edificio dei pannelli solari, per legge in alcuni stati nordeuropei è obbligatorio nelle nuove abitazioni, integrando le richieste in eccesso dalla rete locale alimentata eolicamente o mediante centrali idroelettriche.
Ciò non solo permetterebbe un notevole risparmio energetico, ma anche una maggiore libertà energetica, rinnovabile, senza costi di produzione, senza inquinare l’ambiente che ormai abbiamo già ampiamente compromesso, purtroppo.
Perché questo non è una realtà? Perché i costi di produzione dei pannelli solari sono elevatissimi, vuoi per il silicio altamente prezioso per l’elettronica ed anche raro, vuoi per la poca domanda e conseguente scarsa offerta, vuoi per via della poca considerazione che la gente ha di questi sistemi, bè, al momento è un’utopia.
Anche l’eolico è un’alternativa estremamente valida, certo la produzione in kilowatt di una singola turbina non è molto, oltretutto c’è l’incognita vento che non è sempre costante e talvolta può essere assente, sta di fatto che in Europa si producono ben 35 mila megawatt di energia elettrica grazie all’eolico, l’Italia purtroppo in tutta quella produzione non supera di molto il migliaio, il che è veramente una situazione di arretratezza culturale.
C’è la questione biomasse, ovvero oli vegetali usati come combustibile, infondo anche la legna è biomassa, come etanolo, biogas e biodiesel, tutte prodotte da piante. In Europa inoltre l’utilizzo di queste fonti è ampio e ben consolidato, unica pecca… le piantagioni e le loro dimensioni.
Ma allora cosa ci rimane? Ovviamente l’idrogeno, prodotto per elettrolisi dalla fonte che potrebbe non esaurire mai: l’acqua, ed un motore alimentato ad idrogeno produce ancora semplice acqua, nulla di più semplice, vero? Bè mica tanto, analizziamo l’idrogeno, si tratta dell’atomo più piccolo e più elementare, ma anche del più difficile da contenere, dato che tende a passare attraverso i reticoli cristallini dei componenti che compongono i serbatoi, attualmente però è stata realizzata una nuova lega capace di assorbire come una spugna e rilasciare l’idrogeno senza conseguenze disastrose in caso di incidente, perché disastrose? Bè, l’idrogeno è altamente pericoloso dato che un danno ad una bombola può generare esplosioni con grande facilità.
Altro problema fondamentale è la produzione di idrogeno: per far sì che avvenga elettrolisi ci vuole una gran quantità di energia, soprattutto visti gli utilizzi futuri, ma allora da dove può essere prodotta? Se si produce utilizzando combustibile fossile come il carbone siamo di nuovo al punto di partenza, con in più una produzione di CO2 enorme, il problema è risolvere il problema della richiesta grazie all’utilizzo delle già citate energie alternative.
ma allora, il problema di fondo qual'è? il problema non sono solo i costi di produzione di nuove tercnologe finalizzate all'utilizzo di nuove fonti, ma al fissismo di alcuni produttori attuali che hanno fin troppi interessi nel mantenere la situazione stazionaria.
Purtroppo ciò che regola questo mondo non è il benessere, o meglio non solo il benessere, ma soprattutto il dio denaro... che ristezza.
Ora basta perché credo di essermi dilungato abbastanza, rischiando di annoiare un po’ tutti, aspetto commenti sperando di essermi spiegato in maniera chiara, purtroppo il post è quel che è in quanto a dimensioni.
Esiste davvero un’alternativa ai combustibili fossili o comunque alla produzione di energia da idrocarburi?
Direi che questa è la domanda del ventunesimo secolo, anzi di questo millennio, siamo ancora fortemente legati a queste fonti, ma le stiamo consumando ad un ritmo maggiore rispetto alla velocità con cui queste si creano, è dunque inevitabile, oltre che assolutamente lecito, pensare ad una eventuale crisi energetica.
Certo siamo già abituati a sentir parlare di crisi energetiche, petrolio, metano o derivati, ma in cuor nostro sappiamo, anzi speriamo in una ripresa più o meno rapida, forse convinti che la benzina ci sarà in eterno, bè non è così, ovviamente.
Sicuramente i giacimenti di petrolio sono ancora tantissimi e basteranno per molti anni ancora, ma prima o poi li avremo consumati tutti, non solo, bisogna tener presente n fattore fondamentale, l’aumento esponenziale dell’utilizzo di queste fonti energetiche dovuto alla maggiore richiesta di energia. Vogliamo anche parlare delle sostanze inquinanti che vengono prodotte dall’utilizzo dei suddetti prodotti?
Ebbene il quadro complessivo della questione comincia a delinearsi, abbiamo bisogno di una nuova fonte di energia su cui puntare, altrimenti ci troveremo a fronteggiare situazioni come il non poter più utilizzare la stragrande maggioranza di macchine per assenza di carburante.
Innanzitutto sarebbe oltremodo logico non solo concepire, ma realizzare su vasta scala mezzi di trasporto alternativi, elettrici o ad idrogeno, che scarterebbero solo semplice acqua, questo è attualmente impossibile perché il mercato è dominato da chi la benzina la produce e bisogna tener presente che tantissime case produttrici di automobili non vogliono ancora addentrarsi in un sentiero fin troppo rischioso, perché ancora non considerabile obbligato dalle circostanze, la sostituzione graduale non è neppure incominciata.
Successivamente ci sarebbe un altro insormontabile scoglio, ovvero l’uso domestico e soprattutto industriale dell’energia, come produrla?
Ci sarebbe il nucleare, ma è rischioso, personalmente non sono a favore di questa soluzione, anche se sarebbe una fonte di energia pulita e duratura, ma non posso, da naturalista sottovalutare la questione scorie ed il loro smaltimento, è una questione troppo delicata per essere affrontata qui ed ora.
Allora cosa ci rimane? Energia idroelettrica, ma soprattutto tante altre fonti rinnovabili, possibilmente ecocompatibili, come ad esempio, pannelli fotovoltaici e centrali eoliche, ma bisogna precisare una cosa, la soluzione non è centrali che servono grandi utenze, anche perché è fisicamente improponibile, ma sensibilizzare verso una produzione individuale, ad esempio installando su ogni edificio dei pannelli solari, per legge in alcuni stati nordeuropei è obbligatorio nelle nuove abitazioni, integrando le richieste in eccesso dalla rete locale alimentata eolicamente o mediante centrali idroelettriche.
Ciò non solo permetterebbe un notevole risparmio energetico, ma anche una maggiore libertà energetica, rinnovabile, senza costi di produzione, senza inquinare l’ambiente che ormai abbiamo già ampiamente compromesso, purtroppo.
Perché questo non è una realtà? Perché i costi di produzione dei pannelli solari sono elevatissimi, vuoi per il silicio altamente prezioso per l’elettronica ed anche raro, vuoi per la poca domanda e conseguente scarsa offerta, vuoi per via della poca considerazione che la gente ha di questi sistemi, bè, al momento è un’utopia.
Anche l’eolico è un’alternativa estremamente valida, certo la produzione in kilowatt di una singola turbina non è molto, oltretutto c’è l’incognita vento che non è sempre costante e talvolta può essere assente, sta di fatto che in Europa si producono ben 35 mila megawatt di energia elettrica grazie all’eolico, l’Italia purtroppo in tutta quella produzione non supera di molto il migliaio, il che è veramente una situazione di arretratezza culturale.
C’è la questione biomasse, ovvero oli vegetali usati come combustibile, infondo anche la legna è biomassa, come etanolo, biogas e biodiesel, tutte prodotte da piante. In Europa inoltre l’utilizzo di queste fonti è ampio e ben consolidato, unica pecca… le piantagioni e le loro dimensioni.
Ma allora cosa ci rimane? Ovviamente l’idrogeno, prodotto per elettrolisi dalla fonte che potrebbe non esaurire mai: l’acqua, ed un motore alimentato ad idrogeno produce ancora semplice acqua, nulla di più semplice, vero? Bè mica tanto, analizziamo l’idrogeno, si tratta dell’atomo più piccolo e più elementare, ma anche del più difficile da contenere, dato che tende a passare attraverso i reticoli cristallini dei componenti che compongono i serbatoi, attualmente però è stata realizzata una nuova lega capace di assorbire come una spugna e rilasciare l’idrogeno senza conseguenze disastrose in caso di incidente, perché disastrose? Bè, l’idrogeno è altamente pericoloso dato che un danno ad una bombola può generare esplosioni con grande facilità.
Altro problema fondamentale è la produzione di idrogeno: per far sì che avvenga elettrolisi ci vuole una gran quantità di energia, soprattutto visti gli utilizzi futuri, ma allora da dove può essere prodotta? Se si produce utilizzando combustibile fossile come il carbone siamo di nuovo al punto di partenza, con in più una produzione di CO2 enorme, il problema è risolvere il problema della richiesta grazie all’utilizzo delle già citate energie alternative.
ma allora, il problema di fondo qual'è? il problema non sono solo i costi di produzione di nuove tercnologe finalizzate all'utilizzo di nuove fonti, ma al fissismo di alcuni produttori attuali che hanno fin troppi interessi nel mantenere la situazione stazionaria.
Purtroppo ciò che regola questo mondo non è il benessere, o meglio non solo il benessere, ma soprattutto il dio denaro... che ristezza.
Ora basta perché credo di essermi dilungato abbastanza, rischiando di annoiare un po’ tutti, aspetto commenti sperando di essermi spiegato in maniera chiara, purtroppo il post è quel che è in quanto a dimensioni.
martedì 14 febbraio 2006
modellismo
Sono un pò incasinato con un esame programmato per giovedì, ma prometto che nel pomeriggio del suddetto giorno comincerò a mostrare qualcosa che ho creato, spostando il blog anche su questo punto, spero possa interessarvi, oltre alle mie numerose disavventure.
E' in programma anche una serie di post seri riguardanti argomenti di attualità che mi stanno a cuore, da bravo naturalista.
grazie a tutti,
Nicola.
E' in programma anche una serie di post seri riguardanti argomenti di attualità che mi stanno a cuore, da bravo naturalista.
grazie a tutti,
Nicola.
sfratto in corso
Ebbene sì, stanno già traslocando, questo significa porta aperta, sono passato di fronte al portone ed ho avuto un principio di mancamento, ora ho paura! vi chiederete il motivo del mio timore, presto detto, perchè dovrei andare a comprare una cassa d'acqua e col fiatone farmi 3 rampe, considerato che la puzza ristagna di fronte al mio portone!
ma che ho fatto di male?
ma che ho fatto di male?
ma guardate questi gatti!
Lo scorso sabato, io e Paolo stavamo tranquillamente passeggiando per ferrara quando all'improvviso due cose informi si sono dirette verso di noi, due esseri chiamati gatzilla!
la cosa spaventosa è stata osservare il lardo penzolante, sono i primi due gatti con la cellulite che ho visto in vita mia, è terrificante, provate ad immaginare la faccia di un vicentino che se li trova davanti...
(da notare che questo gatto è in piedi...)
la cosa spaventosa è stata osservare il lardo penzolante, sono i primi due gatti con la cellulite che ho visto in vita mia, è terrificante, provate ad immaginare la faccia di un vicentino che se li trova davanti...
(da notare che questo gatto è in piedi...)
lunedì 13 febbraio 2006
è stato bello finchè è durato
Ebbene sì, con tanta tristezza celata da una felicità indescrivibile nel cuore (lo so è un controsenso) sono lieto di annunciare lo sfratto!
Sì sono cattivo, una carogna, ma nessuno ha idea di quel che significhi avere dei vicini così, quindi lasciatemi essere felice almeno per questo.
Perchè sfratto? forse perchè in 2 anni non hanno mai versato una quota condominiale? o forse perchè i loro schiamazzi sono insopportabili? o forse perchè il figlio scende nel retro del cortile per spiare nel bagno delle donne della pizzeria al piano terra? chissà, sta di fatto che la situazione è questa e tutti ne traiamo giovamento, in un modo o nell'altro.
Spero solo che i prossimi inquilini siano affetti da una rara forma di insensibilità agli odori...
Sì sono cattivo, una carogna, ma nessuno ha idea di quel che significhi avere dei vicini così, quindi lasciatemi essere felice almeno per questo.
Perchè sfratto? forse perchè in 2 anni non hanno mai versato una quota condominiale? o forse perchè i loro schiamazzi sono insopportabili? o forse perchè il figlio scende nel retro del cortile per spiare nel bagno delle donne della pizzeria al piano terra? chissà, sta di fatto che la situazione è questa e tutti ne traiamo giovamento, in un modo o nell'altro.
Spero solo che i prossimi inquilini siano affetti da una rara forma di insensibilità agli odori...
Iscriviti a:
Post (Atom)