lunedì 27 febbraio 2006

Il petrolio, la croce e la delizia del mondo.

Riflettendo sulle energie non rinnovabili sembra impossibile non soffermarsi su quello che è considerato l’oro nero dell’industrializzazione e del progresso, il problema sta nel fatto che il petrolio come ho già scritto non è eterno e non ce ne sarà per sempre, secondo le stime dell’industria petrolifera ce ne sarà ancora per i prossimi 50 anni, ma è davvero così?
In un pozzo la quantità e la pressione del petrolio diminuiscono man mano che questo viene estratto e questo ritengo sia pacifico, ma forse pochi sanno che i costi di estrazione degli ultimi barili di petrolio sono nettamente più alti, proprio perché l’estrazione di esso è molto più difficile, la roccia lo assorbe come una spugna e ne risulta estraibile poco più della metà del totale, quel poco che se ne riesce a spremere quindi non è più a buon mercato ma richiede molti sforzi, che non sempre vengono effettuati.
Rimanendo su questa linea di pensiero viene da chiedersi, ma allora quando finirà il petrolio a buon mercato? La produzione non è costante, come ho già detto, il pozzo non è senza fondo ma è finito, limitato e prima o poi il suo flusso diverrà incostante.
Un ultimo appunto, la maggior parte dei giacimenti che attualmente vengono sfruttati hanno almeno una trentina d’anni, quelli di recente scoperta sono meno ricchi e decisamente più in profondità rispetto a questi ultimi, viene da pensare che sia difficile trovare giacimenti sostanziosi in futuro, tali da soddisfare la crescente richiesta.
Quindi se la richiesta non diminuisce il prezzo inevitabilmente sale fino a cifre astronomiche, proviamo ad immaginare un paese che si sta avviando verso una crescita economica e tecnologica come quella tipicamente occidentale, la Cina, proviamo ad immaginare se ogni abitante possegga almeno un’auto quanto sarebbe incrementata la richiesta, pensiamo a due auto per famiglia, come noi del resto, anche tre come in alcune famiglie, oggi la produzione giornaliera totale di barili è 70 milioni, l’incremento sarebbe quasi del doppio, voglio dire che ne sarebbero necessari almeno altri 60 milioni! E sappiamo bene quanto la Cina sia vicina.
La produzione, o meglio l’estrazione, la raffinazione e l’utilizzo di idrocarburi causa inquinamento, uno scempio ambientale non indifferente al quale noi non pensiamo, non ci interessa, abbiamo i paraocchi… eppure su questa palla che galleggia nel vuoto ci viviamo tutti.
Quanto costa risanare il danno che è procurato dall’utilizzo di idrocarburi? L’effetto serra è causato dall’anidride carbonica rilasciata nell’atmosfera dalla loro combustione, dobbiamo renderci conto che il surriscaldamento globale non è una favola, ma è la realtà, quanto ci costa realmente in termini ambientali un barile di petrolio? Dovremmo consegnare alle generazioni future un pianeta quantomeno simile a come noi lo abbiamo trovato, anziché depredarlo e depauperarlo irreversibilmente.
È per questa ragione che è necessario trovare al più presto una soluzione alternativa, è imperativo e non possiamo permetterci di aspettare oltre, altrimenti il problema sarà più grave di quanto noi possiamo immaginare, ma di questo ho già parlato.

Per ora chiudo qui, vuoi per l’orario, vuoi per il sonno, vuoi perché pensare alla situazione che ho appena descritto mi provoca un po’ di acidità… beh, aspetto risposte sperando che qualcuno possa trovare interessante e non assolutamente palloso ciò che ho scritto, vanificando altrimenti qualche ora di intensa spremitura di meningi.
Nicola

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ogni volta che c'è scritto petrolio, io leggo soldi. E' ancora il sistema più economico da cui ricavare energia, o almeno è quello che vogliono farci credere. Fra poco terminerà?Bene, motivo in più per darci dentro e se poi il pianeta va a rotoli chissenefrega, nel frattempo ci siamo arricchiti... Si, c'è qualcuno che potrebbe dire che a causa del petrolio più di una guerra s'è scatenata... ma chissenefrega 2, nel frattempo ci siamo arricchiti again.
E' frustrante. Immorale addirittura. E tutti a fare spallucce e a dire, vabbe', ma noi poveri mortali che possiamo fare? Mica siamo noi i potenti del mondo, no? Ma cavoli, al mondo ci sono quasi sei miliardi di non potenti, qualcosa in merito si potrà fare e si dovrà fare. Tanto per dirne una, abbiamo un potere, noi poveri cittadini, vale a dire la pressione politica: se i nostri politici si scannano per chi appare meglio in tv, dovremmo ricordar loro che non è questo che importa, ma che ci sono problematiche come quelle delle risorse alternative che hanno maggior rilievo.
Sai che in Germania sono diffusissimi i pannelli solari? No, dico, i pannelli solari in Germania, che il sole lo vedono due volte all'anno, mentre da noi a Napoli (tanto per citare una realtà che conosco), nemmeno le pubbliche amministrazioni possono permetterselo a causa dei costi proibitivi e della burocrazia spaventevole. Perché? Perché il petrolio è ancora il mezzo più economico, alias, quello che fa guadagnare ancora di più alcuni, anche se inquina ciò che appartiene a tutti.
Carla, arrabbiata e frustrata più che mai (sarà colpa della febbre?)

Anonimo ha detto...

Ogni volta che c'è scritto petrolio, io leggo soldi. E' ancora il sistema più economico da cui ricavare energia, o almeno è quello che vogliono farci credere. Fra poco terminerà?Bene, motivo in più per darci dentro e se poi il pianeta va a rotoli chissenefrega, nel frattempo ci siamo arricchiti... Si, c'è qualcuno che potrebbe dire che a causa del petrolio più di una guerra s'è scatenata... ma chissenefrega 2, nel frattempo ci siamo arricchiti again.
E' frustrante. Immorale addirittura. E tutti a fare spallucce e a dire, vabbe', ma noi poveri mortali che possiamo fare? Mica siamo noi i potenti del mondo, no? Ma cavoli, al mondo ci sono quasi sei miliardi di non potenti, qualcosa in merito si potrà fare e si dovrà fare. Tanto per dirne una, abbiamo un potere, noi poveri cittadini, vale a dire la pressione politica: se i nostri politici si scannano per chi appare meglio in tv, dovremmo ricordar loro che non è questo che importa, ma che ci sono problematiche come quelle delle risorse alternative che hanno maggior rilievo.
Sai che in Germania sono diffusissimi i pannelli solari? No, dico, i pannelli solari in Germania, che il sole lo vedono due volte all'anno, mentre da noi a Napoli (tanto per citare una realtà che conosco), nemmeno le pubbliche amministrazioni possono permetterselo a causa dei costi proibitivi e della burocrazia spaventevole. Perché? Perché il petrolio è ancora il mezzo più economico, alias, quello che fa guadagnare ancora di più alcuni, anche se inquina ciò che appartiene a tutti.
Carla, arrabbiata e frustrata più che mai (sarà colpa della febbre?)

nicola ha detto...

appunto, la questione è sempre quella... è ancora a buon mercato, si fa per dire, ma per quanto?
è l'indifferenza che distruggerà il mondo...
...ma sì, ma chi se ne frega!

Anonimo ha detto...

idem con patatine.....

io per gli spostamenti casa-lavoro-scuola-palestra-amici etc.
sarei per tornare al cavallo, ma (se non sbaglio fece un servizio quark o simili) sostituendo ogni macchina posseduta con 1 cavallo il nostro pianeta sarebbe sommerso da....bhè ajnche i cavalli hanno i loro tubi di scappamento e quello che emettono non sono gas! ^__^'