giovedì 18 dicembre 2008

comunicato anticlericale n°3

fonte Ansa
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CITTA' DEL VATICANO - Nuovo affondo del Vaticano contro la Spagna di Zapatero. A dar fuoco alle polveri della polemica è stato un esponente di primo piano della Curia romana, mons. Angelo Amato, che - prendendo spunto dalla recente introduzione nelle scuole spagnole dell' "Educazione alla cittadinanza"- ha accusato il governo socialista madrileno di imporre su famiglie e giovani l'indottrinamento laico, la "statolatria". Dal ministero dell'Educazione spagnolo la replica non si è fatta attendere a lungo: "L'Educazione alla Cittadinanza è inclusa in una legge approvata dal parlamento spagnolo sovrano. Un fatto che monsignor Amato sembra disconoscere", ha detto un portavoce all'ANSA, senza però entrare nel merito delle critIche vaticane. Ad avviso della Chiesa cattolica, l'educazione alla cittadinanza non è una semplice educazione civica, in quanto vengono proposti come modelli, , con uguale dignità rispetto al matrimonio tradizionale, le coppie di fatto e le unioni gay.

Da qui le parole estremamente severe usate, in un'intervista al periodico 'Il Consulente Re', da mons. Amato, attuale prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, già ex segretario della Dottrina della Fede, amico personale di Papa Ratzinger, del segretario di Stato card. Bertone e anche del presidente dei vescovi italiani, card. Bagnasco. L'arcivescovo, destinato a diventare cardinale già nel prossimo Concistoro, ha per la verità allargato l'obiettivo delle sue rampogne anche all'Europa, rea di promuovere la nuova categoria della 'bio-politica', e all'Italia, colpevole di assistere passivamente, all'interno dei propri confini, a persecuzioni contro i cristiani fatte non con le armi ma a colpi di "norme di legge, sentenze della magistratura, comportamenti irridenti il Vangelo, il Santo Padre, la Chiesa, la dottrina cattolica". Non vi è dubbio tuttavia che il principale imputato della requisitoria di mons. Amato sia l'esecutivo spagnolo.

"Ovviamente qui a Roma noi sappiamo bene di questo grave problema", ha osservato il presule nell'intervista, riferendosi all'avanzata del laicismo, anche nelle scuole di Spagna. "Fortunatamente - ha aggiunto - possiamo contare su una Chiesa spagnola che ha approfondito seriamente la materia e ha dato una risposta pubblica e chiara, in base al principio cattolico della difesa della libertà religiosa e dei diritti della dignità della vita e di ogni persona". "La questione - ha aggiunto - è che in tutta Europa si sta introducendo la categoria della cosiddetta biopolitica. Lo Stato cioé entra sempre più nella vita personale di ognuno: obbliga le famiglie a scegliere determinate scuole con determinate materie, non d'istruzione ma d'indottrinamento". "Avanza - ha incalzato con l'ultima stoccata - la statolatria, che, apparentemente eliminata, rientra dalla finestra. Certo la Chiesa in Spagna è molto reattiva, sta reagendo molto bene con grande dignità e grande fermezza a un'intrusione statale assolutamente illegittima sul tema dell'educazione dei propri giovani".

Apparentemente fatto 'a freddo', l'intervento di mons. Amato va letto in realtà nella grande preoccupazione con cui la Santa Sede segue ormai da anni ciò che appare ai suoi occhi la "deriva laicista" di una delle nazioni più cattoliche del mondo. Non si contano le scintille e gli incidenti di percorso avvenuti in questi mesi tra governo spagnolo da un lato, ed episcopato e Vaticano dall'altro. L'ultimo duello risale a circa tre settimane fa, quando i giudici di Valladolid decisero di rimuovere i crocefissi dalle aule di una scuola locale. "E' in atto una cristofobia", aveva tuonato l'arcivescovo di Toledo e primate di Spagna, card. Antonio Canizares Llovera, altro grande amico di Ratzinger, in procinto di trasferirsi a Roma come Prefetto del Dicastero per il Culto Divino.


Che io trovi queste dichiarazioni semplicemente agghiaccianti sembra quasi scontato, ma la mia reazione è stata ben più triste e terribile della semplice sorpresa.
Il vaticano parla chiaramente di "Religione laica" riferendosi all'educazione civica nelle scuole, l'educazione civica che se venisse insegnata sarebbe sicuramente unelemento di civiltà che molti italiani purtroppo disconoscono.
Ma per il vaticano no, è un male immorale, è statolatria, uno stato che vuole insegnare come esso funziona e che vuole insegnare il rispetto di tutti mettendo tutti sullo stesso piano sociale eliminando discriminazioni sessuali, religiose ed etniche, deve essere riportato sulla retta via.
Il vaticano si sente braccato dalla cività, perchè di fatto è nemico di ogni forma di laicità.

Cos'è la laicità?
è l'autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui.
In parole povere prendere le decisioni senza discriminare in base a religione o etnia.

Pur essendo solennemente sancito dalla Corte costituzionale, il «supremo» principio della laicità dello Stato fatica spaventosamente a trovare una sua applicazione in una nazione che si trova ad avere al suo interno (all’interno della sua capitale) uno staterello teocratico, sede della più diffusa organizzazione religiosa mondiale.

Atei, agnostici, non credenti o semplici indifferenti alla fede, fin dalla nascita sono pressoché obbligati, volenti o nolenti, a confrontarsi con questa invadente realtà.

Alla luce di tutto questo, di questa spaventosa ingerenza vaticana nella vita di tutti i giorni, quanto bruciano le incredibili parole di mons.Amato?
sinceramente fatico non poco a trovare le parole adatte per descrivere il mio sdegno, la mia indignazione, il mio disprezzo per chi pronuncia queste parole per salvaguardare i propri interessi, un'ideologia malata ed autoritaria che vuole il monopolio della sofferenza imponendola a tutti i costi perchè a detta loro avvicinerebbe al divino...
Non è un comportamento da biasimare?
La scorsa settimana il vaticano ha respinto un documento presentato dalla francia per depenalizzare l'omosessualità.
Perchè?
Perchè l'omosessualità è contro natura, ma cosa ne sa la chiesa di cosa è natura dato che ha una concezione tutta sua della natura?
Perchè sul caso riguardante Eluana Englaro deve opporsi così ferocemente contro una decisione della magistratura che ha sancito lo stop all'alimentazione ed all'idratazione come sarebbe successo naturalmente senza un intervento esterno?
La presunzione di onniscenza di fronte al mondo ed alle sue leggi fisiche è quantomeno sconcertante, se poi alla presunzione si impone una imposizione verso tutta una società, allora la situazione assume proporzioni bibliche, tanto per rimanere in tema.

ripropongo la visione di questo videoclip creato dall'UAAR unione degli atei agnostici razionalisti, circolo di roma

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