mercoledì 10 dicembre 2008
comunicato anticlericale n°2
guardare, riflettere, diffondere
il figlio
personalmente non posso dire se Yeshua/Gesù sia realmente esistito
ma storicamente non esiste prova alcuna dell'esistenza dell'uomo, eccetto i soliti vangeli apocrifi, giudicati inattendibili durante il concilio di Micea
ed i 4 vangeli sinottici di Marco, Luca Matteo e Giovanni(che molti non considerano neppure)...
le prime notizie risalgono alla metà del primo secolo dopo cristo, ma la figura più importante che ne parla è Paolo, quindi lettere di una persona che dichiaratamente non ha mai conosciuto colui che va predicando.
In queste lettere inoltre non fornisce nessun dato biografico su Gesù, ma sono più che altro un collage dell'immagine popolare diffusa nella cultura dell'epoca, che in segiuto sono diventate parte integrante del cristianesimo
non si parla mai di lui nemmeno nei documenti contemporanei
ovvero:
Plinio il giovane
Tacito
Svetonio
Flavio Giuseppe
Mentre i primi tre accennano vagamente alla figura di Cristo o cresto, quindi non specificamente riferiti alla persona, ma al mito popolare.
l'ultimo invece è considerato una fonte falsa da molto tempo, il passaggio in cui parla di un gesù come uomo saggio che compì opere straordinarie, che fu crocifisso e che resuscitò...ecc, risale alla fine del primo secolo dopo cristo, quindi decisamente poco attendibile, oltre che al soldo della gens Flavia nella quale fu accolto.
inoltre c'è la figura di pilato, altro elemento che storicamente non collima, Tacito lo descrive come procuratore, ma in altri testi è citato come prefetto, questo induce a pensare che lo stesso Tacito Nei suoi Annali parli semplicemente per sentito dire, cosa retroattiva anche per quanto riguarda la figura di Gesù(tra l'altro sono appena poche righe).
A questo punto è giusto porre una piccola riflessione: se queste poche fonti tra l'altro nemmeno cristiane ma pagane ed indirette(per sentito dire), per rigor di logica non sono sufficienti ad accreditare la storicità dell'uomo, allora ci si deve basare solo ed esclusivamente sulle fonti del nuovo testamento
Con lo stesso metro di giudizio, se i vangeli dicono il vero, allora qualsiasi fonte che parla di dei può essere giudicata veritiera, quindi anche l'iliade ha il diritto di essere presa sul serio.
Ma allora perchè nessun cristiano si sognerà mai di farlo?
P.s. l'ambientazione storica non è una prova, anche Schliemann ha trovato troia grazie all'iliade, ma questo non significa che gli dei dell'olimpo esistano o siano esistiti, lo stesso vale per gli eroi del poema.
Va da sè che un testo non è convalidato o confermato da un contesto storico narrato, però può subire il dubbio se questo comporta numerose contraddizioni, ed i vangeli se sono intrisi all'inverosimile.
Passiamo ai già citati vangeli ed in particolare alla cronologia
secondo i romani il vangelo di marco sarebbe stato scritto intorno al 70 dc.
secondo i greci e gli ebrei i vangeli di Matteo e Luca nel lasso di tempo tra i 70 ed il 100 dc
mentre Giovani, che mette d'accordo un pò tutti intorno al 100 dc. Inoltre quest'ultimo non sarebbe altro che una rielaborazione tardiva dei precedenti vangeli.
Ora, appare evidente che chi ha scritto i vangeli che sono stati considerati veritieri durante il concilio di Micea non è contemporaneo di Gesù
o che molto probabilmente non l'ha mai nemmeno conosciuto ma si basa escusivamente su fonti precedenti o anora più plausibilmente su dicerie popolari
Innanzitutto si Matteo che Luca riportano il primo per intero, il secondo per almeno 2/3 il vangelo di Marco(il più corto, solo 661 versetti a discapito degli oltre 1000 di entrambi)
e che quindi:
I due evangelisti abbiano attinto da ben due distinte fonti comuni ed infine da altre fonti proprie
Una delle perdute ed ipotizzate fonti comuni è definita la fonte Q, la quale sembra possa essere semplicemente una trascrizione di dicerie popolari.
Oppure si ipotizza si tratti del vangelo di Matteo, che si ritrova con 235 versetti in entrambi i vangeli citati ma non in quello di Marco.
Inoltre non fa minimamente cenno a nessuno degli elementi che renderebbero speciale o quantomeno straordinaria la figura del Cristo, cioè passione, morte e resurrezione, anzi non lo chiama nemmeno cristo.
La seconda fonte è un perduto protovangelo della comunità di Gerusalemme, tradotta in greco e poi interpretata in varie versioni che spiegano le discordanze tra Matteo e Luca.
quindi concordanze di massima ma discordanze nel dettaglio, ad esempio il discoso della pianura di Luca e della montagna secondo Matteo conferito in sintesi e rimaneggiamenti postumi pliurimi nel "Padre nostro".
ualche chiarimento importante:
1) gesù non ha mai scritto nulla, non ci è mai pervenuto nessun vangelo di gesù
2) non ci sono testimoni oculari dei suoi miracoli
3) i suoi apostoli erano persone semplici e probabilmente analfabeti
4) i vangeli sono scritti in greco(ora, se gli apostoli a malapea sapevano l'aramaico, come facevano a scrivere i vangeli in greco?)la risposta è: erano rivolti a non ebrei e per essere tollerati a Roma, e nei paesi sotto il suo dominio, dovevano eliminare qualsiasi riferimento circa l'attività politica svolta da Gesù. (quindi eliminando riferimenti politici e addossando la colpa sui deicidi ebrei che hanno subito nei loro confronti un odio bestiale per 2000 anni!)
5) Al di fuori dei soliti vangeli, nessuno ha mai testimoniato per iscritto gli eventi relativi alla sua nascita, ai suoi miracoli, al processo, alla sua morte o quant'altro lo riguarda. (ma dato che stiamo parlando di una persona che avrebbe cambiato l'umanità e sconvolto il mondo di allora seguito da una enorme folla di seguaci pare decisamente strano e pone dei seri dubbi sulla sua esistenza...)
6) Tutto ciò che si sa di gesù è stato scritto qualche secolo dopo la sua presunta esistenza, facendo man bassa su tutti i miti allora esistenti e noti nell'ambito dell'Impero Romano (e non solo), con una fantasiosa costruzione a tavolino resa poi "ufficiale" e "credibile" dagli interventi autoritari di Costantino nel quadro del Concilio di Nicea.
7) si tratta di opere di fede, finalizzate alla diffusione di un credo, chiuse nel loro contesto e quasi sempre in disaccordo con gli eventi storici
8) di nessun vangelo, canonico od altro, esiste lo scritto originale; oggi disponiamo solo di copie che durante i secoli hanno subito innumerevoli manipolazioni e modifiche per adattare i loro contenuti alle esigenze ad agli interessi del clero
9) i vangeli, in generale, non sono d'accordo su nessuno dei fatti più importanti della vita di Gesù. Nessuno degli autori ha mai conosciuto Gesù ed ascoltato le parole che vengono trascritte con tanta enfasi; i vangeli sono stati redatti su voci, racconti e miti ripresi, in maggior parte, da altri culti.
10) la presunta verginità della madonna è un dogma stabilito a posteriori nel concilio di Micea come l'umanità e contemporaneamente la divinità di gesù.
il resto... è mito
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