Istituito nel 1989, il Parco naturale del Mont Avic si estende per 5747 ettari, a causa del suo isolamento e dalla sua orografia impervia si è conservato pressochè intatto senza essere particolarmente stato intaccato dall'uomo.
il versante Champdepraz presenta pareti rocciose particolarmente verticali ricoperte da foreste di latifoglie e conifere, il versante sud, quello di Champocher, invece ha un'orografia decisamente più dolce, che presenta praterie d'alta quota.
In quest'area la fauna è tipica degli ambienti alpini, si possono osservare marmotte, stambecchi e camosci, quanto all'avifauna sordoni, aquile reali e gipeti.
Dal punto di vista botanico è possibile osservare foreste di faggi, pini silvestri e pini uncinati, larici e soprattutto moltissime piante a portamento erbaceo che fanno del parco un paradiso per i botanici.
Interessante è anche l'idrografia del territorio, con numerosissimi laghi, a volte interrati divenuti torbiere, in altri casi ancora ghiacciati in alta quota, ed ancora fiumi e numerosissimi torrenti derivanti dalle acque di fusione della neve di alta quota.
Altro aspetto che fa del parco un'appetibile meta per i naturalisti è la geologia del territorio, composto esclusivamente da Ofioliti (rocce che componevano il fondale marino)quindi basalti che hanno subito metamorfosi a causa delle forti pressioni e temperature generate dall'innalzamento delle alpi dovuto alla collisione tra placca europea e placca asiatica.
Queste rocce scistose, generalmente serpentini gabbri e pteridotiti,sono percorse da filoni calcarei di calcescisti bianchissimi.
Gli effetti del modellamento glaciale sono estremamente evidenti, dalle morene ai numerosi massi erratici ai circhi glaciali.
Nel complesso un ambiente estremamente interessante.
domenica 15 giugno 2008
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4 commenti:
Foto davvero meravigliose! Sembrano quelle di un documentario naturalistico. Mi hanno colpito soprattutto quella dell'albero contorto e della mucca... Ti ho detto che ho una passione per le mucche, vero? XD Deve essere stata un'esperienza stupenda, anche se stancante, ma vedendo certe meraviglie mi viene da dire che vale la pena farsi qualche scarpinata... (dillo alle mie vesciche, dirai tu e non posso darti torto, in effetti XD)
I miei complimenti non solo per la bravura nel far le foto, ma anche per i soggetti scelti... e grazie per avermi ricordato il nome di quel fiore, il soffione!
Alla prossima escursione però voglio anche la foto della picozza... intanto vado ad informarmi dove si può trovare un richiamo per rapaci notturni ;)
Ciao Carla, un pochino invidiosa (anche io voglio andare in montagna...)
Beh che dire... foto stupende, sei un artista a tutto tondo, dal modellismo alle foto passando per il disegno.
Devo dire che sono posti stupendi, ti sto invidiando da morire magari noi andassimo in posti del genere, invece ci fanno sorbire SEMPRE le stesse cose, che p***e!!!
Una cosa me la chiedo... ma di tutte le foto di animali proprio l'esserino strisciante denominato serpente, o meglio biscia, dovevi mettere?? Non era meglio una bella marmottina XD
La mia preferita è quella dell'albero mi ricorda una nave con una sirena...
Bacioni Arlena
Ciao Nicola,sarà sicuramente stato faticoso,ma dalle foto che vedo,ne è valsa decisamente la pena!Che posti incantevoli!la mia foto preferita è la quartultima,sembra un dipinto!Anche se quelle che ti ritraggono meritano :P,sopratutto quella dove sei tutto rosso!:D Carinissimo :P
Ricorda che hai promesso di portarmi un giorno a fare una bella escursione sulle Alpi!
Un bacione!
Gabry
bè che dire... hai preso in pieno la mia preferita, in tanti mi hanno detto che è deprimente, ma secondo me è semplicemente stupenda(non perchè l'ho scattata io, ma perchè i colori ed il paesaggio erano perfetti)
quanto all'andare sulle alpi, ok, basta studiare un itinerario, ma è preferibile in estate non in autunno, perchè il tempo è estremamente variabile infatti sono stati 4 giorni a costante rischio pioggia...
x Carla, foto con la picozza(il martello da geologo)non ne ho, accontentati del bastone scolpito a mano con un macete prestatomi da uno sconosciuto in mezzo alla strada...una scena allucinante
x Arlena, ok alla prossima ti mando la marmotta, certo che per fotografarla ho dovuto correre su un prato mezzo innevato come un matto, scappano come razzi!
Considera poi che erano quasi a 45° di pendenza, se cadevo mi uccidevo con i massi che uscivano fuori ovunque, p.s. erano tutte ofioliti con filoni di calcescisti, ti sarebbe piaciuto... ro riportato a casa un bel pò di serpentiniti per la mia collezione
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